Startup e PMI: decadenza dai benefici fiscali

Nel 2022, 13.025 contribuenti hanno beneficiato delle detrazioni del 30% e 50% per gli investimenti in startup innovative, a vocazione sociale o energetica, per un totale di 82,4 milioni di euro detratti. Inoltre, sono rimasti 12,8 milioni di euro di detrazioni non utilizzate dagli anni precedenti. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che l’estinzione delle azioni o quote, a causa dell’esercizio del drag-along da parte dei soci di maggioranza, costituisce la decadenza dalle agevolazioni fiscali per gli investimenti in PMI e startup innovative. Questa risposta è basata su una situazione specifica in cui una clausola statutaria prevedeva l’estinzione delle azioni in caso di mancato adempimento all’obbligo di vendita. Tale decadenza si verifica se la cessione avviene entro tre anni dall’investimento.
Il drag-along, però, è progettato per consentire ai soci di maggioranza di vendere l’intero capitale della società in modo da avere più successo sul mercato, escludendo i soci di minoranza che potrebbero ostacolare la vendita. In particolare, questa clausola è importante per le startup e le PMI innovative che raccolgono fondi tramite il crowdfunding di equity, poiché coinvolge molti investitori con investimenti di modesta entità. Pertanto, è essenziale prevedere clausole statutarie che consentano di escludere i soci di minoranza nel caso in cui non partecipino alla vendita.
In futuro, la normativa dovrebbe essere rivista per evitare la decadenza fiscale in questi casi, poiché tali situazioni non sono dovute a volontà specifiche degli investitori, ma sono il risultato del funzionamento normale delle clausole di trascinamento.
Fonte: Marco Sandoli, Sabrina Tronci