Agevolazione Irpef del 50% per gli investimenti in start-up innovative: Nessuna preclusione per soci/amministratori unici

Un soggetto che è sia socio unico che amministratore unico di una start-up innovativa potrebbe beneficiare dell’agevolazione fiscale Irpef del 50% per gli investimenti nel capitale di rischio della stessa start-up. La normativa pertinente non prevede alcuna restrizione in questo senso. L’articolo 29-bis del Dl 179/2012, introdotto dal Dl 34/2020 (decreto Rilancio), offre una detrazione Irpef del 50% per gli investimenti in start-up innovative o PMI innovative, entro certi limiti massimi di investimento. Non vi è alcuna disposizione che escluda gli amministratori o i soci unici dalla possibilità di beneficiare di tale agevolazione. L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e, la cessione anticipata comporterebbe la decadenza dal beneficio e l’obbligo di restituire l’importo detratto. Per ottenere la detrazione, è necessario inviare un’apposita istanza al MISE (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) prima di effettuare l’investimento, successivamente il ministero verifica il rispetto dei limiti “de minimis” tramite il Registro nazionale degli aiuti di Stato. In conclusione, non ci sono restrizioni esplicite che impediscano a una persona fisica di beneficiare dell’agevolazione fiscale se è socio unico e amministratore unico di una start-up innovativa in cui effettua un investimento.